E’ Adelmo D’Alò il legittimo segretario del Pd. A sciogliere il nodo sulla paradossale situazione che si era venuta a creare a Cupello – due sezioni del partito democratico con due segretari – è stata la Commissione di garanzia provinciale presieduta da Arabella Tenaglia e formata da Gian Paolo Rosato, Caterina D’Ortona, Guerriero Giannantonio e Laura Rongoni. La decisione non è ancora ufficiale. Per il momento ci sono solo indiscrezioni, secondo le quali l’organismo provinciale, che nelle scorse settimane ha effettuato una serie di audizioni, ha ritenuto legittima l’elezione di D’Alò alla luce delle dimissioni rassegnate – e diffuse alla stampa – da Graziella Costantini, segretaria di quella parte del partito che sostiene la candidatura di Marco Antenucci (lista civica Cupello nel cuore).
La stessa Commissione di garanzia provinciale, chiamata ad esaminare una serie di ricorsi, ha anche ritenuto legittimo il tesseramento per l’anno 2023 effettuato dalla Costantini. Si chiude così, con un epilogo inatteso – tutti pensavano si andasse verso il commissariamento – il contenzioso fra D’Alò, che appoggia la candidatura di Dario Leone, leader di Officina Cupello e Costantini che sostiene quella di Antenucci.
Costantini si era dimessa da segretaria del partito democratico il 3 dicembre 2023, annunciando tale decisione con un comunicato stampa. A distanza di una ventina di giorni veniva riunito il direttivo che convergeva su D’Alò, la cui elezione era stata in seguito contestata in quanto ritenuta “inefficace”. Ne era scaturito un contenzioso che era finito sulla scrivania della Commissione di garanzia provinciale, la cui decisione, trapelata alla vigilia della presentazione delle liste, mette fine alla querelle. A meno che l’ex segretaria non decida di rivolgersi alla Commissione di garanzia regionale del Pd presieduta da Elisabetta Merlino.
Intanto la campagna elettorale entra nel vivo. Scade oggi il termine per la presentazione delle liste. Sono tre i candidati in campo: la sindaca uscente Graziana Di Florio (Semplicemente Cupello), Dario Leone (Officina Cupello) e Marco Antenucci (Cupello nel cuore). Il centrosinistra quindi si riproporrà all’elettorato diviso come è già successo in passato. Non sarà della partita Camillo D’Amico, capogruppo consiliare di Officina Cupello, che ieri mattina ha comunicato la sua decisione di non ricandidarsi.
“Ritengo giusto fare un passo indietro, senza lesinare ogni utile energia fisica e mentale affinchè Officina Cupello ottenga la maggioranza dei consensi per governare questa comunità”, spiega D’Amico, “Cupello ha bisogno di essere amministrata da un gruppo nuovo, fresco, giovane e capace. Se vogliamo cambiare occorrono persone nuove che diano un concreto segnale di rinnovamento”.
Anna Bontempo (Il Centro)