Ieri in consiglio comunale è andato in scena l’ennesimo aumento delle imposte previsto dalla Giunta Menna.
Con il voto contrario di tutte le minoranze, la maggioranza di sinistra del Consiglio Comunale ha approvato il Pef (Piano economico Finanziario) che regolerà le tariffe della Tari per i prossimi due anni.
Un aumento secco del 5%, non giustificato e non giustificabile, sulla base di un servizio che i cittadini Vastesi per la stragrande maggioranza non apprezzano. Ancora più oscura è l’approvazione di un aumento tariffario mentre l’attuale gestione dei rifiuti è in proroga tecnica, per 24 mesi, e il servizio quindi dovrà essere presto rimesso a gara d’appalto.
Particolarmente imbarazzante è stato il silenzio del Sindaco sulla situazione Civeta: infatti è proprio l’aumento dei costi del Civeta che sta portando a questo disastroso incremento per famiglie e attività di Vasto.
A fronte dell’aumento dei costi del Civeta, già denunciato dai revisori dei conti nell’ultima relazione al bilancio, Menna non spiega nulla: non spiega perché ha votato a favore della trasformazione del consorzio in Srl, non spiega perché ha concorso, col suo voto determinante, alla nomina di un Cda di 5 componenti, i cui compensi ricadono sulle tasse dei Vastesi, né perché si è pronunciato a favore della nomina di un Direttore Generale con uno stipendio di 100.000 euro l’anno, al contrario di ciò che hanno fatto i sindaci di San Salvo, Monteodorisio e Villalfonsina, che a tale nomina si sono coerentemente opposti.
Menna, che amministra il 44% delle quote del Civeta, finge di non sapere, rivelandosi spettatore passivo, ma sarebbe meglio dire complice di sprechi e prebende del Civeta. E intanto i cittadini di Vasto, grazie a Menna e al centrosinistra, si vedono aumentare per l’ennesima volta la tariffa dei rifiuti.
I consiglieri comunali
Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani