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“Legge Urbanistica e VIncA: Regione Abruzzo gioca a scaricabarile con i  Comuni”: Alessandrini (M5S) denuncia l’ennesimo errore del centrodestra in Abruzzo

“Delegare ai Comuni le funzioni di esclusiva competenza regionale delle VIncA, ossia di quel procedimento ambientale che tutela i siti della rete Natura 2000 da interventi o attività troppo impattanti, è un errore gravissimo di cui il governo regionale di centrodestra si sta macchiando. Una forzatura amministrativa rimproverata da più parti, non ultimo da diverse associazioni ambientaliste, che costringe gli enti locali ad adottare decisioni su competenze non proprie con personale che non hanno: tale circostanza è stata attenzionata direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che già lo scorso agosto rimproverava Regione Abruzzo riguardo le linee guida nazionali sulla V.Inc.A. – ponendo, in particolare, il focus sulle potenziali violazioni ed delusioni che questa procedura causerà”.

A dichiararlo è Erika Alessandrini, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

“Questa modifica riporta in aula per la terza volta in pochi mesi quel pasticciaccio chiamato Nuova Legge Urbanistica ed approvata solo lo scorso Dicembre, ma già bocciata da un paio di Ministeri, dagli Enti locali e da svariati portatori d’interesse. Analogamente a quanto fatto oggi durante la seduta di Commissione, mi batterò anche in Consiglio per migliorare una legge che tenta di spacciare per semplificazione un’attività che, invece, genererà caos amministrativo all’interno degli uffici tecnici dei Comuni di tutta la Regione e produrrà gravi danni ambientali”.

“La nota del Ministero, che richiama il punto 1.9 delle linee guida nazionali per la VIncA circa l’individuazione delle autorità competenti, è chiaro ed eloquente quando spiega: ‘è necessario che le Amministrazioni regionali provvedano ad una verifica sulle competenze attribuite a Strutture non adeguate, come alcuni Comuni, e individuino specifici Uffici regionali, territoriali o, preferibilmente, gli Enti Gestori dei siti o delle aree protette, che possono disporre di maggiori conoscenze specifiche e tecnico-scientifiche’. Le valutazioni devono quindi restare in carico alle strutture regionali e Regione Abruzzo deve inderogabilmente mantenere la titolarità esclusiva delle competenze sulla VincA, evitando di deresponsabilizzarsi a comodo e di gravare sugli uffici comunali che non hanno le competenze per agire a tal riguardo. Ulteriore rischio, che non può in alcun modo essere corso, riguarderebbe la liberalizzazione selvaggia dei cambi di destinazione d’uso, troppo soggetta a speculazioni e strumentalizzazioni delle parti coinvolte, senza tutela della pianificazione comunale a servizio dei cittadini.” conclude la Consigliera.

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