sabato, Giugno 7

Porto di Vasto, i lavori procedono a rilento

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Sono diverse le imprese che lamentano la lentezza dei lavori di ristrutturazione dello scalo portuale di Punta Penna. A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

Verificare come procedono i lavori compete alla Zes unica. L’assessore regionale alle Attività produttive Tiziana Magnacca, assicura che che dopo i ritardi dei mesi scorsi, la situazione ora è sotto controllo. Non la pensa allo stesso modo il centrosinistra del Vasto.

” Il porto di Vasto “, ricordano in una nota gli esponenti del centrosinista di Vasto ” è un tassello importante per lo sviluppo economico del Vastese. Lo è per la logistica, il commercio, la grande componentistica, i refusi liquidi e solidi. E’ importante per il mantenimento dei posti di lavori e la creazione di nuovi, oltre ad essere una importante infrastruttura a servizio delle aziende del Vastese come Pilkington, Denso, Tyco, Honda e Sevel .
Lo scalo ha però necessità di fare quel salto di qualità che consentirebbe a questo territorio di essere un grande attrattore di investimenti per le imprese e le aziende. È necessario dunque portare a termine il piano regolatore portuale così come venne vidimato dal Governo e così come lo ha voluto l’amministrazione Lapenna. È necessario accelerare i lavori di raddoppio della banchina di levante, allungare la diga foranea, il braccio cioè di uscita del porto, con relativo abbattimento del molo martello che consentirebbe di avere fondali con pescaggio fino a 14 metri, unico nell’Adriatico. Rara possibilità di far entrare le grandi navi merci oltre i 200 metri divenendo così porto di riferimento dell’industria e del commercio a livello nazionale e non solo, oltre a proteggere l’infrastruttura dal moto ondoso. Tutto questo è davvero necessario farlo in tempi rapidi se si hanno a cuore le sorti del porto del Vasto”.

Il centrosinistra stigmatizza l’atteggiamento del centrodestra e dell’assessore alle Attività Produttive a al Lavoro, Tiziana Magnacca, che demandano ogni responsabilità alla Zes .

” Il sospetto “, prosegue la nota ” al netto di quanto afferma la Regione, è che il porto non abbia ricevuto i dovuti finanziamenti e oramai da anni Vasto e questo territorio aspettano che le promesse e gli slogan elettorali si trasformino in opere.
Non va tutto bene, ma qualcosa non va,. Inutile girare la testa dall’altra parte dinanzi ai problemi. A parlare è la realtà dei fatti. Basta con il balletto delle responsabilità che al cittadino, alla imprese e alle aziende non interessano”. 

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