mercoledì, Marzo 12

Morte sul lavoro a Torino di Sangro, salgono a cinque gli indagati

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Salgono a cinque le persone indagate nell’inchiesta della procura di Vasto sulla morte di Antonio Fabiano, operaio 46enne di Roccaspinalveti ucciso due settimane fa dal braccio meccanico di una autobetoniera, mentre realizzava un cordolo in cemento in un villaggio turistico di contrada Dragoni.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

Ai due responsabile dell’impresa a cui Fabiano aveva deciso di dare una mano e al titolare della ditta proprietaria dell’autobetoniera, sono stati aggiunti altri due indagati. Al momento non si conoscono i loro nomi . Dal giorno dell’incidente avvenuto il 22 febbraio , l’autobetoniera è sotto sequestro.

“Il mezzo – si legge stamane sul centro – non è mai stato spostato dal centro turistico per non alterare alcun particolare del mezzo e dello stato dei luoghi. Il braccio piombato sull’operaio potrebbe essersi staccato perchè non saldato in modo corretto o comunque per un difetto che chi ha comprato il mezzo non poteva prevedere . Il sostituto procuratore della Repubblica della Procura di Vasto, Silvia Di Nunzio che indaga sull’incidente mortale, ha disposto una accurata perizia sulla macchina per impastare il calcestruzzo. Un passaggio estremamente importante.”

La Procura ha affidato l’incarico all’ingegnere Marco Colagrossi, specializzato in infortunistica , sicurezza e ingegneria meccanica forense, esperto nella ricostruzione degli incidenti sul lavoro e malfunzionamento dei macchinari . Il conferimento dell’incarico al professionista avverrà il 14 marzo.

E’ probabile che i legali degli indagati e le parti civili decidano di nominare altri consulenti . Ad assistere Il proprietario dell’autobetoniera è l’avvocato Antonello Cerella. Qualora venisse riscontrato un difetto di fabbrica del mezzo la posizione del suo assistito si alleggerirebbe di molto . I titolari dell’impresa che eseguiva i lavori sono assistiti dall’avvocato Rosario Di Giacomo che più volte si è dichiarato fiducioso sull’esito delle indagini . Il giorno dell’incidente anche loro hanno rischiato di essere investiti e uno dei due ha riportato lesioni ad un polso. A rappresentare le parti civili ( genitori, fratelli e la compagna di Antonio Fabiano ) è l’avvocato Antonella De Toma.

Ulteriori particolari sulla vicenda li trovate stamane sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.

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