Da una parte una squadra che soffre e che è ancora a caccia di quei punti necessari per restare in Eccellenza. Dall’altra parte un’altra squadra che domina e che, con ogni probabilità, vincerà il campionato di Promozione per approdare in Eccellenza.
Stiamo parlando della Pro Vasto e della Bacigalupo Vasto Marina, le due facce di una stessa medaglia, ovvero città: quella allenata da Danilo Rufini gioca nel vecchio Aragona, lo stadio del grande passato che proprio domenica scorsa, seppur per soli 90’ di gioco, nel derby con il Lanciano, sembra aver ridato qualche segno di vita.
Quella guidata da Roberto Cesario gioca al campo sportivo di Vasto Marina che è ormai diventato il suo fortino.
Entrambe le squadre, in corso d’opera, sono state rivoluzionate, in panchina e in campo: alla Pro Vasto, prima di Danilo Rufini, al quale la società ha chiesto la salvezza, ci avevano provato, senza fortuna, prima Daniele Avantaggiato e poi Benny Mangiapane. La squadra, nonostante un incredibile andirivieni di giocatori, continua a navigare nelle secche della bassa classifica e paga a caro prezzo una rosa corta, sopratttto a livello di cambi.
La Bacigalupo Vasto Marina, invece, ha svoltato con l’arrivo di Roberto Cesario, preferito a Panfilo Carlucci. Con l’arrivo del nuovo allenatore, lo scorso 17 dicembre, la squadra ha macinato punti su ogni campo e contro ogni avversario. Di fatto ne ha conquistati 32 in 12 partite, una enormità. Ad oggi, a sole sei giornate dal termine e con una finale di Coppa Italia da giocare a maggio con il Trasacco Fucense, l’unica squadra capace di tenere il suo passo è il Pianella, dietro di tre punti ma con una gara da recuperare.
“Ce la metteremo tutta pur di farcela – ha tagliato corto il tecnico biancorosso – da qui alla fine ci aspettano sei finali. Non sarà facile ma cercheremo di fare il pieno. A cominciare da sabato pomeriggio con il Fossacesia”.
Il presidente è l’avvocato Gianfranco Iammarino, spinto come non mai da una vera e propria locomotiva rappresentata dall’Agenzia Lemme che, di fatto, è il cuore pulsante della società.
Sull’altra sponda la società, in attesa di tempi migliori, naviga a vista. Solo a salvezza raggiunta si capiranno quelli che potranno essere i programmi futuri. Danilo Rufini ce la sta mettendo tutta pur di portare la squadra in salvo. Il problema è che non sarà facile perché la squadra continua a vivere di alti e bassi e questo non è sicuramente un bel segnale. In classifica ha 30 punti, gli stessi della Delfino Curi Pescara. Dietro ci sono solo Lanciano (29), San Salvo (25), Spoltore (24) e Capistrello (23).
Questo sta a significare che a sei giornate dalla fine può ancora succedere di tutto: i biancorossi giocheranno in trasferta con Castelnuovo, Giulianova e Folgore Delfino Curi e, all’Aragona, contro Virtus Cupello, Spoltore e Capistrello. Di fatto, per cercare di evitare i play out, bisognerà cambiare marcia. Dall’alto della sua esperienza ne è consapevole Danilo Rufini.
“Puntiamo alla salvezza diretta anche se siamo giovanissimi. Peccato per i tanti punti lasciati per strada, per mancanza di cinismo in fase offensiva e di attenzione in fase difensiva. Ai miei ragazzi, però, non posso rimproverare nulla perché in campo danno davvero tutto. Come i nostri tifosi della Curva che non ci hanno fatto mai mancare il loro sostegno.”
Gaetano Quagliarella (Il Centro)