
Sono clamorosi gli sviluppi dell’inchiesta sull’arsenale sequestrato a San Salvo Marina lo scorso mese di marzo. Sotto accusa U.M., 67enne originario della Francia. In casa custodiva un arsenale che inquieta per numero di armi e munizioni sequestrate e, soprattutto, per gli scenari che apre davanti agli occhi degli investigatori.
Originario della Francia, arrestato lo scorso 12 marzo a San Salvo, l’uomo è finito sotto processo perché deteneva in casa una pistola, 2 fucili e 174 colpi.
Il giudice per le indagini preliminari di Vasto, Anna Capuozzo, ritenendo “evidente la prova della colpevolezza dell’imputato” ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dal pubblico ministero Vincenzo Chirico.
La prima udienza è stata fissata al tribunale di Vasto al prossimo 15 luglio,
L’uomo, nel frattempo uscito dal carcere e sottoposta a misura cautelare dell’obbligo di dimora, difeso dagli avvocati Alessandro Orlando e Alessandro Cerella, è accusato di detenzione di armi clandestine e ricettazione e detenzione abusiva di armi.
Tutti i dettagli della vicenda li trovate stamane sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro in un ampio servizio firmato dal collega della redazione di Chieti Gianluca Lettieri.