
«L’ennesima bocciatura da parte del Tavolo interministeriale di monitoraggio sulla sanità segna un punto di non ritorno per l’Abruzzo. Questa volta i tecnici non solo hanno respinto il piano di rientro della Regione, ma hanno lanciato un ultimatum che pesa come un macigno: o si copre il disavanzo 2025, stimato oltre i 100 milioni di euro, con nuove misure concrete e strutturali entro luglio, oppure scatteranno il commissariamento e la super aliquota IRPEF imposta dallo Stato. Non è più un’ipotesi. È il destino che ci aspetta se la Giunta Marsilio continua a non vedere il disastro che ha provocato». A dirlo è Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
«Il centrodestra ha trascinato la sanità pubblica abruzzese al collasso», aggiunge Taglieri. «Un fallimento certificato da numeri, relazioni ufficiali e oggi anche da un giudizio tecnico durissimo da parte dei ministeri della Salute e dell’Economia. Il debito continua a crescere e i provvedimenti messi in campo finora – aumenti dell’IRPEF, blocco del turnover, tagli lineari ai servizi – non hanno portato alcun risultato strutturale. Hanno solo peggiorato la situazione dei cittadini, che pagano di più e ricevono di meno.»
Taglieri sottolinea come il giudizio del Tavolo non sia solo tecnico, ma politico: «Non lo dice l’opposizione. Lo dice il Ministero della Salute guidato dallo stesso partito del presidente Marsilio, Fratelli d’Italia. La Regione è priva di un vero piano operativo sanitario, promesso da anni e mai presentato. Manca una visione, manca una riforma. E nel frattempo decine di migliaia di abruzzesi rinunciano a curarsi, emigrano verso altre regioni, affrontano liste d’attesa infinite o si rivolgono al privato. Tutto questo ha un solo responsabile: il centrodestra che ha governato con superficialità e arroganza.»
Il Movimento 5 Stelle da tempo denuncia anche le responsabilità gestionali delle aziende sanitarie. «Nonostante i richiami e le inadempienze evidenziate dallo stesso Tavolo interministeriale, Marsilio ha scelto di difendere a spada tratta i direttori generali delle ASL, premiandoli con compensi più alti e nessuna reale valutazione. Mentre Roma li indica tra i principali responsabili dello sfacelo, qui si fa finta di nulla. È un atteggiamento inaccettabile, che dimostra ancora una volta la totale disconnessione di questa Giunta dalla realtà.»
Infine, Taglieri lancia un appello: «Il rischio è concreto: se non si interviene subito con misure vere e strutturali, l’Abruzzo perderà il governo della propria sanità. Il commissariamento comporterebbe un’ulteriore penalizzazione dei cittadini e l’applicazione automatica della super aliquota IRPEF, che significherebbe altre tasse per tutti, senza miglioramenti nei servizi. Non lo permetteremo. È tempo che Marsilio e la sua maggioranza si assumano la piena responsabilità politica di questo disastro e lascino spazio a chi ha a cuore davvero il futuro della sanità pubblica abruzzese.»