“La soluzione individuata per Vignola è tale da rendere l’impatto ambientale trascurabile”. E’ stata tranciante la risposta in aula del sindaco Francesco Menna alla interpellanza del consigliere della lista civica Avanti Vasto, Nicola Di Stefano che chiedeva di rivedere o integrare il progetto redatto dall’ingegner Alessandro Mancinelli che prevede in quel tratto di costa – soggetto ad erosione – la realizzazione di barriere frangiflutti per un importo di 3,5 milioni di euro.
Una iniziativa accolta con disappunto dalla maggioranza ed in particolare dall’amministrazione comunale che ha difeso a spada tratta l’intervento, senza lasciare intravedere spiragli di apertura rispetto a quanto richiesto da una parte del centrosinistra. In particolare Avanti Vasto proponeva di valutare un progetto alternativo in grado di coniugare la tutela del litorale con la salvaguardia della famosa onda di Vignola, punto di riferimento per gli appassionati del surf. Come chiede da tempo il Comitato Litorale vivo, nato due anni fa per la salvaguardia e la tutela degli ambienti costieri.
Nella sua risposta Menna ha ripercorso le principali tappe della vicenda, ricordando le richieste del Comitato Litorale vivo, leggendo alcuni stralci delle relazioni tecniche e facendo riferimento alle decisioni del Tar di Pescara e del Consiglio di Stato che hanno rigettato le richieste di sospensiva contenute nei ricorsi presentati dal sodalizio presieduto da Antonio Mercorio.
“Abbiamo risposto alle osservazioni del Comitato con una lunga relazione tecnica di 17 pagine”, ha spiegato il sindaco, “gli enti interpellati hanno dato tutti parere positivo. Abbiamo avuto un incontro pubblico con il Comitato Litorale vivo in diretta streaming e ne ho avuto uno privato con il suo presidente Mercorio che ho ricevuto in Comune. In quella occasione mi sono state rivolte alcune domande che mi hanno indotto a invitare Mercorio a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica. Un ginecologo non è un ingegnere idraulico”, ha proseguito Menna riferendosi alla qualifica professionale del presidente di Litorale vivo, “un sindaco non è un ginecologo, né un ingegnere idraulico, ma deve attenersi alle leggi e alle procedure. Io mi attengo alle leggi dello Stato”.
Insomma, da parte dell’amministrazione comunale non c’è nessuna volontà di rivedere il progetto come richiesto da Avanti Vasto, lista civica di matrice socialista che fa riferimento all’assessore all’ambiente Gabriele Barisano.
“Noi abbiamo posto delle domande, ma non abbiamo avuto risposte”, è stata la replica di Di Stefano, “non abbiamo messo in discussione l’operato di nessuno, ma abbiamo solo chiesto di rivedere o integrare l’attuale progetto”.
Si tratta di capire ora se si saranno risvolti politici.
Anna Bontempo (Il Centro)