“Un intervento radicale, che ha modificato drasticamente l’assetto ambientale e paesaggistico dell’area”. L’associazione Sentinelle 4.0 interviene dopo il taglio di decine e decine di alberi ad alto fusto lungo i vialoni della zona industriale di San Salvo che, dopo l’abbattimento (avvenuto tra l’altro in pieno periodo di nidificazione e riproduzione dell’avifauna), si mostra completamente desertificata.
“Esprimiamo profonda tristezza e preoccupazione per il recente abbattimento di decine di alberi ad alto fusto in via Belgio, nella zona industriale di San Salvo”, scrive l’associazione, “con ancora maggiore amarezza, apprendiamo che non è garantita alcuna ripiantumazione. Un vuoto di natura e visione, proprio in un tempo in cui si parla ovunque di sostenibilità, resilienza ecologica, tutela ambientale. Siamo certi che il Comune di San Salvo e l’Arap Abruzzo abbiano agito sulla base di motivazioni solide, supportate da relazioni tecniche che sapranno chiarire le cause e le urgenze di tale scelta. Tuttavia, non possiamo ignorare le conseguenze ambientali di questa operazione, né il messaggio che trasmette alla cittadinanza. È fondamentale ricordare che gli alberi non sono meri elementi decorativi”, prosegue il sodalizio, “in particolare quelli collocati a margine della zona industriale svolgevano (e svolgono) un ruolo essenziale come filtri naturali, contribuendo ad attenuare la diffusione dell’inquinamento verso la città. In un contesto urbano e produttivo, rappresentano una risorsa ambientale preziosa, da tutelare e potenziare, non da eliminare. Inoltre, la rimozione è avvenuta nel pieno della stagione estiva, periodo delicato per molte specie animali in fase di nidificazione, che in quegli alberi trovavano rifugio”.
Anna Bontempo (Il Centro)
(foto archivio)