
Il Partito Socialista Italiano – Federazione Abruzzo accoglie con interesse l’approvazione della riforma della giustizia recentemente varata dal Governo, che introduce la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante. Una battaglia storica del socialismo riformista italiano, portata avanti sin dai tempi di Bettino Craxi, viene finalmente riconosciuta e tradotta in legge.
Tuttavia, riteniamo che questo intervento – pur importante sul piano dell’assetto istituzionale – non sia sufficiente ad affrontare i problemi strutturali che da troppo tempo affliggono il sistema giudiziario del nostro Paese.
I cittadini italiani continuano a scontare tempi di attesa inaccettabili per ottenere giustizia, a causa della cronica lentezza dei processi. I tribunali, specialmente nel Mezzogiorno e anche nella nostra regione, soffrono di una grave carenza di giudici, personale amministrativo e funzionari. A tutto ciò si aggiunge la mancanza di risorse per la digitalizzazione degli uffici giudiziari e l’ammodernamento delle strutture.
Inoltre, alcune norme introdotte nella riforma ci lasciano perplessi e richiedono un attento monitoraggio. È fondamentale avere la certezza che i pubblici ministeri, pur operando in un ordinamento riformato, non vengano assoggettati in alcun modo al controllo o all’indirizzo politico del governo di turno. L’autonomia e l’indipendenza della magistratura, in tutte le sue articolazioni, devono restare un pilastro irrinunciabile dello Stato di diritto.
Confidiamo che nei prossimi passaggi parlamentari la riforma possa essere migliorata, così che l’eventuale referendum confermativo previsto per le modifiche costituzionali possa proporre agli italiani una riforma organica, equilibrata ed efficace del sistema giustizia. Una riforma che non si limiti a ridefinire gli assetti, ma che garantisca ai cittadini un servizio realmente accessibile, efficiente e rispettoso dei principi costituzionali.
Per questo motivo, il Partito Socialista Abruzzese chiede al Governo e al Parlamento un impegno concreto per affrontare le vere emergenze della giustizia italiana: investimenti strutturali, assunzioni di personale qualificato, informatizzazione dei procedimenti, formazione e valorizzazione delle risorse umane. Solo così sarà possibile costruire una giustizia più giusta, rapida e realmente al servizio dei cittadini.
PSI Abruzzo