“Con il fermo obiettivo di rendere la giustizia più inclusiva, assegnandole un forte ruolo sociale e rieducativo, abbiamo avviato già nei mesi scorsi progetti formativi che porteranno alla professionalizzazione dei detenuti attraverso l’esecuzione pensale esterna – afferma l’Assessore regionale alle Politiche sociali Roberto Santangelo – Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha stanziato in favore della Regione Abruzzo un finanziamento pari a 1 milione 760mila euro per il progetto della Regione Abruzzo “Fuori dal coro” relativo all’Avviso AMA ES (Attuazione di Modelli di intervento per l’inclusione Attiva dei Soggetti in uscita ed esecuzione penale Esterna). Un plauso va al presidente della Regione Marco Marsilio per aver portato all’attenzione del Ministro questa progettualità evidenziandone gli importanti risvolti sociali”.
Tali risorse si aggiungono all’altro Avviso AMA DE in corso di approvazione ministeriale e ai 7 milioni già programmati con la scheda FSE sulla giustizia inclusiva per gli Istituti Penitenziari abruzzesi. Attraverso queste progettualità, che coinvolgono i giovani adulti e adulti sopra i 25 anni, saranno offerte nuove opportunità ai detenuti di apprendere una professione nei settori dell’olio, delle spezie, della cucina, della manutenzione del verde, della calzoleria e della carpenteria edile, nonché percorsi di orientamento e sviluppo di competenze trasversali come il problem solving. Si prevede anche il supporto psicologico individuale e di gruppo per favorire l’inclusione e ridurre la recidiva. Il progetto si basa su un modello di “learning by doing” e sulla collaborazione con attori locali per creare una rete di supporto che garantisca un reinserimento efficace e positivo nella comunità. Sarà attivato un processo per l’attestazione delle competenze da spendere sul mercato del lavoro una volta fuori dal circuito penitenziario.
“Il reinserimento sociale e lavorativo – continua Santangelo – deve essere il punto di caduta di una giustizia che abbia come obiettivo anche e soprattutto rieducare e pertanto sia effettivamente utile socialmente. Tutte le nostre politiche sono pensante in tale direzione, perchè il reinserimento deve iniziare durante la detenzione”.