L’intelligenza emotiva entra ufficiosamente nella scuola, grazie a un progetto promosso da Annalisa Potenza, docente, poetessa e artista di Pescara. Al centro dell’iniziativa c’è l’“Educazione Emotiva”, disciplina volta a sviluppare nei ragazzi la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, strumenti fondamentali per prevenire conflitti e favorire il benessere personale e collettivo.
«L’Educazione Emotiva spiega Potenza rappresenta il cuore dell’intelligenza emotiva. Negli ultimi tre anni porto avanti questo percorso con gli studenti, e dopo il riconoscimento legislativo sperimentale ottenuto a febbraio, stiamo lavorando affinché diventi parte strutturale dell’orario scolastico, con un’ora settimanale dedicata».
Il progetto coinvolge anche il Professor Massimo Pasqualone, critico letterario e Presidente di “Irdidestinazionearte”, e docenti teatini come la Prof.ssa Alessandra Melideo del Liceo Scientifico Filippo Masci, presidente del Club Kiwanis Chieti-Pescara. Tra gli obiettivi principali del programma: fornire agli alunni esercizi pratici e continuativi di regolazione emotiva, dare ai docenti tempo e strumenti dedicati per l’insegnamento, creare solide basi etiche e educative per le nuove generazioni e supportare le famiglie nell’affrontare i cambiamenti sociali.
Parallelamente alla sua attività didattica, Potenza, fondatrice del movimento nazionale “Creazionismo per una nuova era”, sta per pubblicare un lavoro di ricerca sull’educazione emotiva, frutto della collaborazione con Pasqualone e altri docenti locali, che unisce teoria e pratica in chiave divulgativa. L’iniziativa è stata già presentata al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, confermando la rilevanza del progetto a livello nazionale.A testimonianza del legame tra arte e consapevolezza emotiva, viene inoltre proposta la lirica “Profondità”, tratta dalla silloge Una nuova visione: viaggio nei sentimenti e nelle emozioni, in cui Annalisa Potenza invita a esplorare il proprio mondo interiore e a coltivare la conoscenza di sé come strumento di crescita. L’iniziativa rappresenta così un modello di scuola innovativa, capace di coniugare formazione, cultura e sviluppo personale.
Enzo Dossi