domenica, Settembre 21

Casalbordino, la 13enne conferma gli abusi subiti

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Comprensibilmente timorosa ma comunque lucida. La 13enne portata il 30 giugno scorso a Foggia da un ventiseienne di Casalbordino, nel corso dell’Incidente probatorio che si è tenuto mercoledì pomeriggio davanti al gip di Foggia, Cecilia Massarelli e al pm Rosa Pena, ha confermato quello che aveva dichiarato nell’immediatezza ai carabinieri. Presente all’interrogatorio la psicologa nominata dal gip, Daniela Brandini.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

Per l’avvocato Isabella Mugoni che difende l’accusato di rapimento e violenza, ci sarebbero state nel racconto delle discordanze.

Ora spetterà alla magistratura pugliese decidere i provvedimenti da adottare nei confronti dell’accusato. Quest’ultimo non era presente all’incidente probatorio. A quanto è dato sapere vive nascosto per timore di ritorsioni. La famiglia della ragazzina è assistita dall’avvocato Antonello Cerella. La vicenda è delicatissima e che, vista la giovanissima età della presunta vittima, ha fatto scattare il cosiddetto Codice rosso.
La ragazzina durante l’incidente probatorio è stata ascoltata in un aula separata dotata di collegamento audiovisivo con l’aula delle udienze. La vicenda sarebbe accaduta mentre i due, entrambi residenti a Casalbordino, si trovavano a casa di un parente dell’indagato in provincia di Foggia.

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