Sarà giudicato con rito immediato dal tribunale di Roma, il prossimo 28 ottobre, A.M. ,30 anni, l’impiegato di San Salvo rinchiuso da due mesi nel carcere di Regina Coeli con l’accusa di maltrattamenti , lesioni e minacce ai danni della ex compagna. A deciderlo è stato il gip di Roma, Giuseppe Boccarrato su richiesta del pm Valentina Bifulco.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
La decisione è stata presa al termine delle indagini scaturite dalla denuncia della donna e dal materiale acquisito. I maltrattamenti sarebbero iniziati nel 2023 e si sarebbero verificati sia a Vasto che a Roma. A luglio sarebbe accaduto l’ultimo grave episodio. Stando al racconto della donna, A.M. avrebbe tentato di strangolarla. Per il trentenne è scattato l’arresto.
Il fatto più grave che ha convinto i giudici ad arrestare l’uomo è avvenuto la notte fra il 16 e 17 luglio a Roma a casa della donna. Alla furiosa lite ha assistito la figlioletta di due anni. La difesa era rappresentata in origine dagli avvocati Giuseppe La Rana e il collega Raffaele Giacomucci.
A.M. avrebbe affidato ora la sua difesa anche ad un avvocato della capitale. I difensori hanno raccolto i materiale a discolpa del loro assistito che verrà prodotto in aula durante il giudizio immediato.