venerdì, Settembre 26

Cupello, sul nuovo fotovoltaico urge un dibattito

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“Sul mega impianto fotovoltaico l’amministrazione comunale apra un dibattito pubblico e trasparente”. A chiederlo è il gruppo consiliare di Officina Cupello che accusa l’Arap di aver dato scarsa pubblicità al  progetto che prevede la realizzazione di una centrale fotovoltaica della superficie di circa 160 ettari tra Cupello e San Salvo su terreni privati di proprietà di ben 174 ditte, tra cui spicca l’Azienda agricola Cirulli di contrada Bufalara a Cupello.

Della questione si parlerà durante il consiglio comunale convocato venerdì 26 settembre, alle 18.

“Nonostante il progetto risulti notificato ai comuni di Cupello e San Salvo, territori coinvolti nell’ipotesi progettuale, alcuna osservazione di merito dagli stessi è stata formulata nei tempi previsti, né si è proceduto a dare informazione ai cittadini ad eccezione del quotidiano Il Centro che ha reso possibile avere contezza e conoscenza pubblica del progetto”, affermano Dario Leone, Giuliana Chioli e Roberta Boschetti, l’impatto, laddove tale progetto dovesse trovare realizzazione nella sua interezza, sarà notevole e di grave nocumento a produzioni agricole di pregio talune certificate anche Dop, Doc e Igp.”

Per Officina Cupello non esiste aprioristicamente alcuna contrarietà nei confronti di forme di energia pulita ed alternativa, come nel caso di specie”, proseguono i tre consiglieri, “ma che le installazioni vadano a ricadere in terreni dismessi e marginali, tetti di capannoni industriali, stalle, opifici e case private così come una recente legge nazionale ed una regionale hanno giustamente statuito, produce non poche preoccupazioni. L’ubicazione di questi impianti non può avvenire senza una reale e concreta partecipazione e condivisione con le amministrazioni comunali e le locali popolazioni”.

Il gruppo consiliare – che definisce  “semiclandestina” l’azione usata da Arap  nella pubblicità del progetto, ha presentato una interrogazione alla sindaca Graziana Di Florio che è stata inserita all’ordine del giorno dell’assise civica in programma venerdì 26 settembre, alle 18, “affinché relazioni sui fatti accaduti, sulle motivazioni dei ritardi comunicativi verificatisi, sulle ragioni per le quali non vi è stata alcuna informazione sull’entità del progetto e su quali iniziative siano state prese nei confronti dell’Arap”.                          

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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