
I soci della Società Vastese di Storia Patria annunciano che il recital “Il Demiurgo” tratto dal romanzo omonimo scritto dalla presidente Gabriella Izzi Benedetti (Bulzoni 2004), approderà anche a Vasto dopo il grande successo ottenuto a Firenze a giugno scorso.
L’evento, organizzato dal Comune Assessorato alla Cultura, è in programma al Teatro Rossetti, sabato 18 ottobre 2025, alle ore 20:30. Regia e allestimento del noto Ugo De Vita, sul palco Francesca Rasi, Maurizio Brunetti, Massimiliano Cardini e, al violino, il maestro Fabio Consiglio. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
In sostanza con questo adattamento – recital di circa un’ora – il romanzo della Izzi Benedetti, “Il Demiurgo”, scritto nel 2004, torna a nuova vita. Il racconto parte da vicende legate a un intreccio di situazioni e personaggi, ambientati in una grande città e in uno dei periodi più suggestivi dell’anno, il Natale. Il tema è l’autonomia della mente umana e la sua risposta ai condizionamenti a cui viene suo malgrado sottoposta. La scienza riesce veramente a dominarne la volontà, a far riemergere l’inconscio, ad annullarne i freni inibitori? Quali sono le metodiche, i passaggi perché questo avvenga? Peter Smith, scienziato di fama mondiale, è convinto di aver trovato la formula e attende il momento giusto a livello atmosferico, per sperimentarla in segreto. Per un insieme di incastri ambientali, le condizioni attese si presentano, perfette, alla vigilia di Natale. Gli abitanti del grande e nobile Palazzo Viscardi non sospettano minimamente di divenire le cavie dell’esperimento. Il messaggio dell’autrice è chiaro nel metterci in guardia dalle tentazioni di onnipotenza, dai pericoli legati alla scienza quando si perdono il senso dell’etica e la dimensione del limite. Quando ci si pone in posizione di superiorità, acquisendo una sorta di diritto a strumentalizzare il nostro prossimo, e come tale non dimentichiamo la natura, l’ambiente, tutti gli esseri viventi, e alla fine noi stessi, persino, vittime della nostra cieca smania di potere, ricchezza, visibilità.
Con grande sorpresa, il libro “Il Demiurgo” di Gabriella Izzi Benedetti, scritto venti anni fa, si trova ad essere oggi di estrema attualità, soprattutto per la portata epocale dei cambiamenti che avremo con l’Intelligenza Artificiale. E Ugo De Vita, che di appeal teatrale s’intende, bene ha fatto a trasformare il romanzo della Izzi in un gradevole recital con spunti e riflessioni estremamente interessanti. Il suo adattamento è un esperimento perfettamente riuscito.
Per chi non conosce bene l’artista aggiungiamo che Ugo De Vita, nato a Roma nel 1961, è attore, autore teatrale e di prosa, docente universitario. Ricco è il suo curriculum. Diplomato all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica «Silvio d’Amico», ha conseguito laurea e specializzazione in Psicologia Clinica negli Stati Uniti. Nell’arco di quarant’anni di lavoro ha curato numerosi allestimenti di prosa in Italia e all’estero. Per la Rai ha scritto programmi televisivi e radiodrammi, oltre a due film e una serie di telefilm. Ha svolto attività didattica presso l’Accademia «Silvio d’Amico» e in atenei italiani e stranieri. È responsabile e coordinatore unico di “Officina della poesia, il teatro e le arti”, progetto di studi, ricerca e spettacolo rivolto agli studenti e ai laureati DAMS. Ha pubblicato saggi e romanzi con gli editori Vallecchi, Bulzoni, Passigli. Per i tipi di Mauro Pagliai sono usciti nel 2022 i gialli A tempo debito e Delitto imperfetto, nel 2023 una raccolta di conversazioni in treno, Passaggi a livello e nel 2025 il carteggio con Eugenio Borgna, “Eugenio carissimo…”. È responsabile e coordinatore dell’Osservatorio Nazionale dei Diritti Civili per il Teatro e le Arti.
Mentre l’autrice de “Il Demiurgo”, Gabriella Izzi Benedetti, nata a Vasto e laureata in materie letterarie a Genova, è stata docente e responsabile di biblioteche scolastiche. Da decenni vive a Firenze, ma per lunghi periodi torna nella sua Vasto dove è presidente della dinamica Società Vastese di Storia Patria che organizza molti eventi in città. Ha fondato con il marito il primo Club UNESCO d’Abruzzo e fa parte del comitato scientifico del Club UNESCO di Firenze. È stata caporedattrice di Scena Illustrata e nominata Ambasciatrice della cultura italiana in Europa. Autrice di molti libri di narrativa, saggistica, poesia e testi teatrali, ha ricevuto numerosi premi e collaborato a varie riviste e opere collettive.
I Soci della Società Vastese di Storia Patria “Luigi Marchesani”