giovedì, Ottobre 23

Il processo al tribunale dei minori. La ragazzina di Vasto violentata e filmata: “Mi hanno messa in trappola”

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Ultima udienza ieri mattina all’Aquila nell’aula del tribunale per i minori prima della sentenza prevista per il 26 gennaio sul caso della 14enne di Vasto stordita, violentata, filmata e finita alla berlina di tutti attraverso la diffusione del video hard. Alla sbarra il sedicenne che, secondo l’accusa avrebbe fatto la ripresa e l’amico della vittima, oggi 17enne e all’epoca dei fatti quindicenne.

Un ampio servizio sull’argomento, stamane, a firma di Paola Calvano, è stato pubblicato dal quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.

La vicenda risale a due anni fa a Vasto. Quel video è finito nella chat di classe e su Instagram, facendo piombare una 14enne nel baratro più profondo. Il 24 settembre le immagini erano state proiettate in aula. Proprio quelle immagini smentiscono le dichiarazioni fatte ieri dai due accusati. Uno nega di aver fatto il video, l’altro afferma di non ricordare. Nessuno dei due sa chi ha fatto il video . In realtà il video, analizzato minuziosamente dagli investigatori , mostra l’autore mentre gira la telecamera del cellulare e riproduce un audio in cui si sentono anche dei nomi . I due imputati assistiti dagli avvocati Margherita Conti e Guido Giangiacomo hanno negato ogni addebito e puntato il dito contro l’amica del cuore della quattordicenne che due anni fa aveva solo 13 anni e per questo non è imputabile.

” Sono stata attirata in una trappola “, ha dichiarato la vittima al suo legale , l’avvocato Antonio Boschetti (in foto). ” Mi sono fidata “.

Lei per colpa di quella storia ha dovuto cambiare scuola e città. Ha cercato di dimenticare ma non è facile.

” E’ ancora molto provata e si è indurita nel carattere”, racconta il suo legale. In base a quanto accertato dalla polizia, la ragazzina è stata convinta a fumare marijuana e a partecipare ad una festa nel corso della quale è stata violentata. Gli abusi sono stati filmati. Quei video, come confermato da un testimone ascoltato ieri in aula, sono finiti presto nella chat di classe e su Instagram, facendo piombare la 14enne nel baratro più profondo. I due imputati sono accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata e riproduzione e diffusione di materiale pedopornografico. La regista però sarebbe stata la tredicenne.
Secondo quanto ricostruito dall’accusa, fu l’amichetta della vittima a convincere la giovane a fumare uno spinello e poi a seguirla a casa di due ragazzi, poco più che coetanei. Lì sarebbero avvenuti gli abusi da parte di uno dei due ragazzi mentre l’altro riprendeva la scena con il telefonino. La vittima era in uno stato di incoscienza, tanto da scoprire solo dopo delle violenze dal video che nel frattempo era stato fatto circolare prima nella chat di classe e poi sui social.

Tutti i dettagli sulla vicenda li trovate stamane sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.

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