
Non si farà il grattacielo di 22 piani vista mare. L’amministrazione comunale ha deciso di tornare sui suoi passi e di revocare la delibera consiliare del 24 febbraio scorso con cui dava il via libera alla realizzazione di un fabbricato di 65 metri – inalterati gli altri parametri edilizi – sulla cosiddetta “particella 18”, due ettari di terreni a San Salvo Marina che il Comune in passato ha messo in vendita più volte, ma con scarsi risultati. Per renderli appetibili la giunta guidata da Emanuela De Nicolis aveva quindi pensato di modificare il parametro relativo all’altezza massima del fabbricato, portandolo da 22 metri a 65 metri, con una variante semplificata al piano regolatore. A distanza di otto mesi e dopo numerose proteste è arrivato l’importante ripensamento che ieri ha mandato in fibrillazione le forze politiche rappresentate nell’assise civica. L’argomento è stato inserito all’ordine del giorno del consiglio comunale che si terrà lunedì mattina, alle 10.30.
“Abbiamo preso atto che la città è contraria”, spiega De Nicolis, “andiamo quindi avanti con la vecchia variante che prevede su quei terreni strutture turistico-ricettive, ma fino ad una altezza di 22 metri, al pari degli altri edifici già esistenti”.
Sulla delibera che lunedì approderà nell’aula consiliare c’è il passaggio-chiave. “A seguito dei numerosi confronti intercorsi con la cittadinanza, nonché delle osservazioni presentate, l’amministrazione comunale ritiene opportuno rivalutare la precedente posizione circa lo sviluppo in altezza della particella interessata, in considerazione del fatto che, a cubatura invariata, data l’estensione ridotta della stessa particella, in ogni caso non si otterrebbe a pieno l’obiettivo principale, ossia del consumo del suolo, con conseguente dilatazione dei tempi procedimentali per le valutazioni ambientali e paesaggistiche”.
Insomma, il grattacielo non si farà. Tirano un respiro di sollievo i Comitati e le associazioni che in questi mesi hanno manifestato la loro contrarietà, mettendo nero su bianco le loro ragioni. Anche se, a dirla tutta, per quei sodalizi si tratta in realtà di una mezza vittoria dal momento che avevano proposto di rivedere la destinazione d’uso della particella 18 da strutture ricettive e residenziali ad area complementare al vicino Biotopo Costiero. Erano di questo tenore le osservazioni presentate dal Comitato civico ambientalista di San Salvo che si è opposto al pari di Wwf, Italia Nostra, Gruppo Fratino del Vastese, Soa (stazione ornitologica abruzzese) e circolo dell’Avanti di San Salvo. La questione ha tenuto banco per settimane. Tra le iniziative anche una petizione popolare lanciata dal centrosinistra.
Anna Bontempo (Il Centro)















