sabato, Giugno 7

Torino di Sangro, dissequestrato il veicolo che ha ucciso Antonio Fabiano

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Si sono concluse in contrada Dragoni a Torino di Sangro  le perizie sull’autobetoniera che il 18 febbraio ha causato la morte di Antonio Fabiano, 46 anni, operaio edile di Roccaspinalveti.

Perizie richieste dal pm, Silvia Di Nunzio, per chiarire le ragioni della rottura del braccio meccanico che ha provocato la morte dell’operaio. Restano sotto sequestro solo alcuni componenti. Il mezzo è stato riconsegnato.

L’ingegnere Marco Colagrossi, il perito nominato dalla procura di Vasto, ha esaminato a più riprese il mezzo meccanico alla presenza anche di altri consulenti nominati da due di 5 indagati e dalle parti civili, Paolo De Luca nominato dall’avvocato Antonella De Toma che assiste la famiglia della vittima, Alessandro Vaccaroni incaricato dall’avvocato Tommaso Cortesi che difende il costruttore del mezzo meccanico, Walter Di Felice incaricato dall’avvocato Antonello Cerella legale del proprietario dell’autobetoniera. Nessun perito per i titolari dell’impresa edile che eseguiva i lavori e per l’addetto alla manutenzione dell’impastatrice.

Paola Calvano

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