
Il fratino torna a nidificare nella Riserva naturale di Punta Aderci. Il primo pullo (un giovane uccello che non è ancora in grado di alimentarsi da solo), è nato nei giorni scorsi tra le dune della spiaggetta di Punta Penna e altre due uova stanno per schiudersi. Non succedeva dal 2011, anche se a onor del vero, l’anno scorso di questi tempi erano state deposte sulla sabbia tre uova che sono state poi predate da una volpe. La notizia del ritorno del piccolo trampoliere, prezioso indicatore della salute delle spiagge, è stata data dal Gruppo fratino di Vasto, che, però ha lanciato l’allarme sulle operazioni di pulizia della spiaggia che in questo periodo sono piuttosto frequenti.
“C’è una nidificazione in atto, è nato il primo pullo e ci sono ancora due uova che stanno per schiudersi”, dice l’ecologista Stefano Taglioli che del Gruppo Fratino è il coordinatore, “non succedeva dal 2011. Ho inviato una nota ai gestori della Riserva e all’assessore all’ambiente Gabriele Barisano, con cui chiedo l’immediata sospensione della giornata di cosiddetta pulizia della spiaggia prevista per sabato 31 maggio. E’ il minimo che si possa fare per rispetto al simbolo di Punta Aderci, considerando gli evidenti rischi su cui mi pare del tutto inutile entrare nel dettaglio”.
La giornata di pulizia, organizzata dal Comune in collaborazione con Legambiente, Plastic Free, Riserva di Punta Aderci, l’associazione Madre Cultura e il Comitato Terre di Punta Aderci avverrà rigorosamente a mano. L’anno scorso le tre uova deposte sulla sabbia – anche se ben mimetizzate – sono state predate da una volpe nel momento in cui stavano per schiudersi, ma il ritorno del fratino dopo tanti anni di assenza è stato comunque accolto da tutti come un buon segnale di conservazione dell’habitat.
Il piccolo trampoliere è infatti un prezioso indicatore biologico dello stato di salute della spiaggia. Non piange solo la Riserva, ma anche il litorale vastese. Sono ormai lontani i tempi in cui si registravano numeri da record.
Nel 2014 a Vasto e San Salvo venne raggiunto il picco di 19 nidi. Da allora la presenza del fratino è diminuita sempre di più fino ad arrivare ai dati drammatici del 2024. Per gli ecologisti la sua mancata nidificazione lungo il litorale significa “la perdita di biodiversità dell’ecosistema spiaggia”.
Anna Bontempo (Il Centro)