Il turismo ha ormai assunto una dimensione globale, che interessa il quotidiano di intere città, paesi, quartieri, comunità, intervenendo non solo nelle dinamiche economiche (il turismo muove infatti milioni di euro ogni giorno), ma anche nelle relazioni sociali, ecologiche, ambientali e nell’accesso ai diritti, in modo particolare in quello dell’abitare.
Sempre di più, anche in Italia, processi di gentrificazione espellono gli abitanti, soprattutto le classi sociali più deboli, fuori e ai margini delle città, trasformando i territori in enormi spazi ad uso e consumo del turismo di massa.
Sempre più spesso, gli abitanti delle città e dei paesi, azionano pratiche di opposizione alla trasformazione dei propri spazi a vantaggio del turismo di massa, e sempre più Amministrazioni locali approvano provvedimenti per tentare di contenere la turistificazione dei territori, mettendo in discussione l’idea che il turismo, da solo, riesca ad aumentare la ricchezza economica dei territori.
E’ possibile riuscire a coniugare forme di turismo con le primarie esigenze degli abitanti delle città e dei paesi? E se sì, attraverso quali metodi?
Ma, soprattutto, davvero gli abitanti locali devono inevitabilmente accettare la narrazione che il turismo rappresenti la loro ricchezza?
Ne parleremo venerdì 20 giugno, alle 18, presso la Casa del Popolo La Conviviale, con Nicoletta Radatta, esperta di politiche territoriali, e Nicholas Tomeo, dell’Università del Molise.
