
Tuttavia, dopo la nostra presa di posizione sostenuta da studenti e numerosi genitori e insegnanti, emerge tra le righe un significativo cambio di direzione rispetto alla precedente comunicazione. Nell’ultima circolare trasmessa dalla presidenza, infatti, non si fa in nessun modo riferimento a una distinzione nell’accesso a servizi e benefici “specificamente collegati alla modalità di contribuzione prescelta”, come invece indicato esplicitamente nel regolamento. Questo assunto di base, sentito dagli studenti, dalle loro famiglie, dai cittadini tutti, è il punto di partenza per la costruzione di una scuola che sia realmente inclusiva ed egualitaria.
I chiarimenti, d’altra parte, non fanno menzione alcuna di questioni dirimenti quali, ad esempio, l’accesso ai corsi extracurricolari e il punteggio aggiuntivo per l’Erasmus attribuito agli studenti le cui famiglie abbiano erogato la “contribuzione totale”. Ci sembra superfluo sottolineare quanto e perché sarebbe inaccettabile vincolare l’accesso ai corsi pomeridiani e attribuire un punteggio aggiuntivo per un concorso pubblico sulla base di un mero criterio economico, anziché basarlo sulle effettive esigenze degli studenti.
Questi chiarimenti possono essere, per ora, interpretati solo come un primo passo nella giusta direzione per la costituzione di una comunità scolastica in cui ogni risorsa, ogni contributo, ogni sforzo da parte della collettività educante e della cittadinanza siano strumenti di collaborazione rivolti alla garanzia di un’istruzione effettivamente giusta e democratica.
Ci aspettiamo, dunque, di vedere quanto prima messo nero su bianco quello che dovrebbe essere sottinteso e alla base di ogni istituzione scolastica pubblica: che le erogazioni liberali eventualmente devolute dalle famiglie saranno finalizzate al miglioramento dell’offerta formativa in favore di tutta la popolazione scolastica, senza collegamento alcuno tra l’importo versato dalle famiglie e i servizi, i benefici, gli ampliamenti dell’offerta formativa a cui i singoli studenti possono accedere.
Insieme a studenti e genitori non abbasseremo l’attenzione sul tema, verificando anche quanto avviene in altri istituti, affinché in qualunque scuola sia bandita la discriminazione.














