mercoledì, Novembre 5

Pollutri, grande partecipazione al convegno Lega sulla crisi dell’automotive: “Transizione va governata, non subita”

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Grande partecipazione, ieri pomeriggio, presso la Riserva Naturale Regionale Bosco di Don Venanzio a Pollutri, al convegno “Crisi dell’automotive in Abruzzo”, organizzato dai Dipartimenti regionali Attività Produttive e Politiche del Mezzogiorno della Lega, coordinati rispettivamente da Francesco Del Prete e Giuseppe Vaccaro. Alla tavola rotonda, moderata da Sabrina Bocchino, vice coordinatore regionale Lega, hanno preso parte Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al Masaf; Alberto Bagnai, Presidente della Commissione Bicamerale di Controllo Enti Previdenziali; Alberto Gusmeroli, Presidente Commissione Attività Produttive; Vincenzo D’Incecco, coordinatore regionale Lega; Emanuele Imprudente, Vice presidente della giunta regionale; Carla Mannetti, consigliere regionale Lega; Maurizio Bucci, segretario provinciale Lega Chieti; Massimiliano Iocco, Presidente sezione Meccatronica di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico. Impossibilitati a partecipare, l’europarlamentare Aldo Patriciello e il direttore di Confartigianato Daniele Giangiulli hanno inviato dei videomessaggi. Nel corso dell’incontro si è discusso della crisi e della delicata transizione in atto nel settore automotive, con particolare attenzione al polo industriale della Val di Sangro, che da solo rappresenta oltre un terzo del PIL regionale. E’ stato evidenziato come la filiera abbia garantito per anni sviluppo e occupazione e come oggi sia fondamentale un lavoro sinergico tra istituzioni, imprese e territorio per difendere un comparto produttivo strategico per l’economia regionale e nazionale. È emersa con forza la convinzione che la vera transizione ecologica non possa prescindere da un equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale. “Le imprese hanno già pagato un prezzo altissimo a causa di certe scelte ideologiche – è stato ribadito durante il dibattito – e oggi persino Bruxelles ammette che molte di quelle politiche non sono sostenibili. Bisogna difendere la libertà di scelta tra motori elettrici ed endotermici perché questo vuol dire difendere il lavoro, le imprese e il futuro del nostro Paese”. Durante il confronto è stato inoltre sottolineato come la transizione debba essere governata e non subita per evitare che la riconversione industriale si trasformi in “desertificazione produttiva”. Tra i temi trattati anche quello del caro energia, che continua a pesare sulle imprese e sulla tenuta, quindi, del sistema produttivo.

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