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Somme sparite alla Asl di Vasto, l’accusa ora è di truffa

E’ ripreso  davanti al tribunale di Vasto il processo che vede parte lesa la Asl e indagate sette persone ,M.T. di Casalbordino, 64 anni, A.F. di Vasto 63 anni , G.R. di Vasto, 58 anni, G.C. di Vasto, 50 anni, M.M. di Vasto 71 anni, U.P. di Vasto, 64 anni e U.R. di Vasto 73 anni.

Lo scrive stamane la collega Paola Calvano sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.
L’udienza ha avuto esito positivo per gli indagati accusati in un primo momento di riciclaggio di importanti somme di denaro sottratte alla Asl.
La pubblica accusa, rappresentata dal pm Silvia Di Nunzio, ha ridefinito il reato che da riciclaggio è ora di truffa .
I sette imputati compariranno in aula il prossimo 7 maggio. Stando alle accuse avrebbero collaborato con un dipendente Asl deceduto due anni fa, per sottrarre somme di denaro dirottate illegalmente dalle spese di rimborso sanitario dei nefropatici. La truffa sarebbe durata molti anni e , grazie ad un sofisticato meccanismo ha raggiunto la cifra di 700mila euro. Soddisfatti gli avvocati Fiorenzo Cieri, Vittorio Melone, Alessio Mucci, Domenico Manzi, Margherita Conti e Anna Ulisse che avevano contestato da subito l’accusa di riciclaggio.

 

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