Ha sparato con l’intenzione di uccidere. Ecco perchè A.P. sessantenne originario di Napoli, è stato condannato a sei anni di carcere per il tentato omicidio aggravato del figlio A.P. ferito di striscio con un colpo di pistola la sera del 18 dicembre scorso, a Cupello, all’esterno di un’abitazione di Via Aldo Moro, nel corso di una lite scoppiata per non meglio precisate ragioni familiari.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è il collega Gianluca Lettieri.
La sentenza del giudice del tribunale di Vasto Fabrizio Pasquale è arrivata con il rito abbreviato: significa che l’imputato, tuttora agli arresti domiciliari, ha beneficiato dello scorto di un terzo della pena.
Il pubblico ministero Silvia Di Nunzio, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, ha chiesto cinque anni di reclusione.
Tutti i dettagli sulla vicenda che a dicembre scosse la comunità di Cupello li trovate sul Centro in edicola stamane. Vicenda che vede coinvolti alcuni parenti che sono finiti nei guai per aver partecipato alla rissa precedente allo sparo.