mercoledì, Luglio 23

Maxi truffa alla Asl, una assoluzione e sei condanne

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La maxi truffa ai danni della Asl Chieti-Lanciano-Vasto si è conclusa con una assoluzione e sei condanne.  Sette persone sono finite davanti al giudice con l’accusa di truffa. Hanno collaborato, con un dipendente Asl deceduto due anni fa, a sottrarre somme di denaro dirottate illegalmente dalle spese di rimborso sanitario dei nefropatici.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

La truffa è durata molti anni e, grazie a un sofisticato meccanismo, ha raggiunto la cifra di 700mila euro. Un solo imputato M.T. , 64 anni di Casalbordino , assistito dall’avvocato Fiorenzo Cieri, è stato assolto.

Gli altri imputati, G.R., 58, di Vasto; G.C., 50, di Vasto, 50 anni; M.M., 71, di Vasto; A.P., 64, di Vasto, e U.R., 73, di Vasto, sono stati assolti per l’accusa relativa al triennio 2014-2017 per prescrizione del reato e condannati alla pena di otto mesi e 20 giorni, pena sospesa, per il triennio 2020-2023 . Oltre alla pena dovranno risarcire anche la Asl con una somma da stabilire in separata sede.

Ad assisterli ieri gli avvocati Giuseppe Gileno, Alessio Mucci, Margherita Conti, Anna Ulisse e Domenico Manzi. La Asl si è costituita parte civile ed è stata rappresentata dall’avvocato Diana Peschi.

Tutti i dettagli sulla vicenda li trovate stamane sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.

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