
La vendemmia ormai è finita e gli agricoltori passano alla raccolta delle olive. Per molti di loro però quest’anno la raccolta delle olive non è stata facile. Due i problemi : la manodopera che è sempre più ridotta e la presenza di una vorace mosca. L’olio che verrà prodotto quest’ anno sarà di ottima qualità ma di quantità inferiore rispetto all’autunno 2024.
L’estate 2025 ha infatti portato con se anche nel Vastese un attacco importante di mosca olearia (Bactrocera oleae), uno degli insetti più temuti dagli olivicoltori. Questo piccolo parassita in qualche caso ha compromesso seriamente le piante e danneggiato i frutti fino a provocarne la caduta anticipata. Sono soprattutto i piccoli olivicoltori a farne le spese . ” Per difenderci noi abbiamo applicato la tecnica biologica delle trappole massali”, spiega il presidente della Cooperativa Eurortofrutticola del Trigno, Nicolino Torricella. Sono decine di olivicoltori colpiti dall’insetto in tutto il territorio .La mosca delle olive è un parassita temuto negli uliveti proprio perchè può causare danni significativi alla produzione di olive e olio.
“Le sue larve”, spiega l’esperto ” si nutrono della polpa delle olive, compromettendo la qualità e la quantità della produzione. La femmina depone le uova all’interno della drupa dell’olivo, e le larve, una volta schiuse, scavano gallerie all’interno del frutto, causando danni diretti e indiretti.
I danni causati dalla mosca dell’olivo però “, aggiunge Torricella ” possono essere prevenuti con un accurato monitoraggio . E’ necessario intervenire per evitare che le infestazioni possano portare a una riduzione significativa della qualità dell’olio e a una cascola anticipata delle olive. Per questo la Cooperativa ha disposto una assistenza tecnica che ha limitato il problema . Abbiamo applicato la tecnica biologica delle trappole massali per la cattura dell’insetto , ossia trappole contenenti attrattivi alimentari, sostanze azotate che attirano le mosche. I risultati sono stati positivi e gran parte della produzione è stata salvata “.
Paola Calvano