
Patteggiamento e due procedimenti con rito abbreviato. Lo hanno chiesto gli avvocati Alessandro Orlando, Alessandro Besca e Davide Memma, difensori dei tre diciannovenni che stando alle accuse della procura di Vasto il 7 giugno profanarono e distrussero una cappella all’interno del cimitero di Cupello usando attrezzi agricoli rubati poco prima.
F.D.F., M.M. e A.D.G. subito dopo hanno estratto una bara dal loculo e la aprirono convinti di trovare al suo interno oggetti in oro. Nel corso dell’udienza in programma il 18 dicembre il giudice monocratico dovrà decidere se accogliere o meno le richieste di rito alternativo.
Il procuratore capo Domenico Seccia ha chiesto per loro il giudizio immediato. I proprietari della cappella danneggiata, la famiglia Marchesani, nota e stimata famiglia di Cupello, attraverso il proprio legale, l’avvocato Antonello Cerella, hanno annunciato la costituzione di parte civile e la richiesta di risarcimento del danno provocato.
Paola Calvano














